Il codice a barre GS1 (EAN)
Un milione di imprese nel mondo parlano lo stesso linguaggio attraverso il barcode
Introdotto originariamente per facilitare il check-out alle casse dei supermercati, oggi il codice a barre riduce i tempi e gli errori lungo tutta la filiera e garantisce la tracciabilità e la trasparenza delle informazione dei prodotti (etichetta e provenienza). La BBC lo ha definito una delle “50 cose che hanno reso globale l’economia”.
Il codice a barre GS1 (EAN) è un linguaggio globale, adottato dalle imprese, da clienti e fornitori, in tutto il mondo per identificare, leggere e condividere informazioni su prodotti, luoghi, spedizioni, magazzini, ordini, vendite.
Quando viene letto alle casse dei punti vendita, il barcode permette di risalire a informazioni fondamentali salvate nel sistema informativo del distributore come:
- Tipo di prodotto.
- Marca.
- Prezzo.
Come è fatto il codice a barre
Il barcode GS1 più diffuso è formato da una serie numerica di 13 cifre (EAN-13) tradotta graficamente da barre verticali, necessarie per la lettura ottica.
I numeri del codice a barre includono:
- Il prefisso aziendale GS1 che identifica l’azienda a livello internazionale.
- Il codice del prodotto.
- La cifra di controllo, calcolata in base alle altre presenti nel codice tramite un algoritmo.
Scopri come avere il tuo codice a barre GS1 Leggi la storia del codice a barre
Cinque miliardi di beep ogni giorno
Oggi, ogni giorno nel mondo, vengono letti più di cinque miliardi di codici a barre GS1. Da Atlanta a Zagabria, da Auckland a Milano, gli scanner leggono i codici a barre su ogni sorta di beni prodotti da milioni di aziende grandi e piccole. I codici vengono inviati a migliaia di computer di varie tipologie che utilizzano programmi software diversi sviluppati da aziende concorrenti per gestire le spedizioni, i magazzini, gli ordini, le vendite.
I barcode GS1 sono indubbiamente il segno più noto e universalmente riconosciuto del sistema di standard GS1.